foto del mese: agosto 2015
La fontana del Nettuno, tene artéteca, ovvero è caratterizzata da uno stato di irrequietezza e agitazione, che le impedirebbe di star ferma.
Domenico Antonio Parrino racconta attraverso i disegni riportati di seguito due luoghi di Napoli: Castelnuovo e l’Incoronata. Possiamo vedere riportato in ognuno la fontana vagabonda.
Nella monumentale opera dell’Abbè de Saint-Non dal titolo: “Voyage pittoresque ou Description des Royaumes de Naples et de Sicile” in una Veduta di Largo di Palazzo ritroviamo un’immagine della fontana.
La fontana monumentale napoletana, così come riportato nella foto del mese di giugno 2015, uscì danneggiata dalla rivolta di Masaniello del 1647, e vennero svolti i primi lavori di restauro, affidati a Francesco Castellano e Andrea Iodice. Venne poi saccheggiata dal viceré don Antonio d’Aragona che, al termine del suo mandato, le portò via putti e gradini di marmo, per cui altri restauri furono eseguiti nel 1709 (dallo scultore Gennaro Ruggiano) e nel 1753 (dal marmoraro Giuseppe De Stefano).
Nel 1886 viene rimossa da via Medina e custodita in una grotta di Pizzofalcone fino al 1898, anno in cui una delibera comunale ne decide lo spostamento nell’attuale piazza Bovio al termine del Corso Italia.
Successivamente, nel 2000, in occasione dell’apertura del cantiere della metropolitana, la fontana fu rimossa e, nel 2011, dopo un accurato restauro, fu riposizionata nell’originaria collocazione di Via Medina.
Nel 2014, la fontana venne smontata per essere restaurata e spostata in Piazza Municipio, nella quale fu collocata e inaugurata il 23 maggio 2015, in occasione del rifacimento della piazza per la realizzazione della sottostante stazione Municipio della linea 1 della metropolitana.