Archive del 20 Aprile 2017
Marcia della Legalità e della Pace
L’Istituto Comprensivo Campo del Moricino partecipa come ogni anno alla Marcia della Legalità e della Pace organizzata per ricordare la guardia giurata Gaetano Montanino vittima innocente della violenza.
foto del mese: aprile 2017
Per ricordare il centenario del viaggio di Pablo Picasso in Italia (1917-2017), mentre il pittore spagnolo è al lavoro come scenografo e costumista sul balletto russo “Parade”, dal 10 aprile al 10 luglio il Museo di Capodimonte di Napoli e l’Antiquarium di Pompei ospitano alcune opere di uno degli artisti più famosi del ‘900.
Picasso, una volta arrivato in Francia, non si è mai mosso ad eccezione di questo viaggio in Italia, con il poeta francese Jean Cocteau quando inizia a lavorare sul sipario di “Parade”, il balletto ideato dallo stesso Cocteau su musiche di Satie che andò in scena a Parigi nel maggio dello stesso anno. Arrivato in Italia a febbraio 1917 Picasso resta a Roma con Olga Kochlova, première dei Ballets Russes e sua prima moglie. Quando Cocteau arriva a Napoli, scrive a Picasso per invitarlo a raggiungerlo, ma il pittore risponde: ‘Sto bene a Roma, e poi c’è il Papa’. Immediata la replica del poeta all’amico pittore: ‘Sì è vero, a Roma c’è il Papa, ma a Napoli c’è Dio’.
Due mesi prima, in data 13 marzo, così scrive il drammaturgo francese in una lettera alla madre: “Siamo di nuovo a Roma dopo un viaggio a Napoli, e da lì a Pompei in auto. Credo che nessuna città al mondo possa piacermi più di Napoli. L’Antichità classica brulica, nuova di zecca, in questa Montmartre araba, in questo enorme disordine di una kermesse che non ha mai sosta. Il cibo, Dio e la fornicazione, ecco i moventi di questo popolo romanzesco. Il Vesuvio fabbrica tutte le nuvole del mondo. Il mare è blu scuro. Scaglia giacinti sui marciapiedi”.
E certo quella raffica di suggestioni dovette impressionare anche il padre del Cubismo, che dall’incontro con la cultura tradizionale napoletana e con quell’assurda macchina del tempo che è Pompei, trasse non pochi spunti iconografici: dal topos del presepio al teatro popolare, passando per il teatro delle marionette.
Ad indagare ulteriormente il rapporto di Picasso con il teatro e la tradizione partenopea, a Capodimonte saranno inoltre esposti i bozzetti eseguiti dall’artista per il balletto Pulcinella (in scena nel 1920 a Parigi con musiche di Stravinsky e coreografie di Massine) insieme a alcune marionette e pupi della maschera napoletana dalla collezione Fundación Almine y Bernard Ruiz-Picasso para el Arte.