Archive del 8 Dicembre 2018
foto del mese: dicembre 2018
Pieter Paul Rubens (Siegen, 1557 – Anversa, 1640), pittore fiammingo, in Banchetto di Erode del 1635-38 circa fa riferimento ad un episodio biblico, mettendo in scena il momento in cui la bella Salomè presenta allo zio, il re Erode, ed alla madre Erodiade su un vassoio da portata la testa di Giovanni Battista che per suo stesso desiderio era riuscita a farsi consegnare, su brutale suggerimento della madre, in quanto danzando egregiamente per il re aveva meritato di vedere esaudita ogni richiesta. Salomè avanza soddisfatta, alzando il coperchio del vassoio in cui è contenuta la testa del Battista, tra la curiosità sdegnata dei grotteschi commensali e il turbamento di Erode che, occhi bassi, appare sconcertato e con un gesto carico di tensione stringe la tovaglia. Accanto Erodiade che compiaciuta punzecchia con una forchetta la guancia del Battista, come si fa con una pietanza per saggiarne la cottura. Completano la scena altri commensali, i servitori, un bambino in primo piano e due cani, di cui uno che da sotto il tavolo famelico guarda verso l’alto l’inedita portata. Tutta la scena contempla il lusso e lo sfarzo di un mondo aristocratico lascivo e caotico, in cui il movimento dei corpi unito al panneggio delle vesti ed all’affastellamento degli sguardi controversi, esprime la persuasione del barocco in pittura.
Il Banchetto di Erode in sieme ad altri 36 capolavori provenienti da musei nazionali e internazionali, appartenuti alla famiglia Vandeneynden e di Gaspar de Roomer, mercanti e finanzieri fiamminghi attivi a Napoli per gran parte del Seicento ritornano a Napoli. L’occasione è la mostra “Rubens, van Dyck, Ribera. La collezione di un principe”, visitabile dal 6 dicembre 2018 al 7 aprile 2019 a Palazzo Zevallos Stigliano.
Dipinti ricollocati negli ambienti del piano nobile dove originariamente trovavano posto.