Archive del 1 Febbraio 2019
foto del mese: febbraio 2019

MuSA – Museo degli Strumenti Astronomici
Nel 1653 il fisiologo e matematico Tommaso Cornelio, che reggeva la seconda cattedra di Medicina teorica, tenne per qualche tempo anche letture di Astronomia. Nel 1695 gli subentrò Agostino Ariani che insegnò, oltre l’Euclide, la trigonometria, le meccanica, l’astronomia, la prospettiva, convincendo i letterati napoletani che la fisica e la matematica non erano arti magiche e tenebrose. Tenne la cattedra fino al 1732 quando fu assegnata a Pietro Di Martino.
A palazzo reale con il viceregno di Luigi de la Cerda duca di Medinacoeli, si tenevano delle adunanze, dette Accademie, per leggere e commentare alcuni componimenti letterari. Federico Pappacoda, cavaliere napoletano ed estimatore dei letterati, e Nicolò Caravita proposero al viceré la istituzione di una vera e propria Accademia. L’Accademia reale, nota anche come Accademia palatina, fu istituita il 20 marzo 1698 e i socii dovevano ragionare di materie fisiche, astronomiche, geografiche ed istoriche, illustrando tutto ció che avessero ignorato gli antichi o scritto astrusamente.
Nel 1735 Carlo di Borbone divenne re di Napoli e di Sicilia restituendo al meridione d’Italia l’antica indipendenza dopo oltre due secoli di dominazione straniera e inaugurando un lungo periodo di rinascita politica e ripresa economica. Uno dei suoi primi atti fu l’approvazione del piano di riforma degli Studii proposto da Celestino Galiani.
Nell’ambito di tale riforma, che comprendeva la riorganizzazione e la ridistribuzione delle cattedre tra i docenti e che sanciva nuovi doveri e diritti di studenti e professori, fu istituita la cattedra di Astronomia e Nautica in sostituzione di quella di Etica e Politica. Per il Mezzogiorno d’Italia era la prima volta che la scienza astronomica veniva inserita nel programma di studi superiori.