Archive del 2 Marzo 2019
foto del mese: marzo 2019
Le tre Grazie rappresentate nella scultura sono le tre figlie di Zeus: Eufrosine, Talia e Aglalia. Le tre divinità, secondo la mitologia, donavano felicità e bellezza al mondo e al genere umano. Le Cariti (gr. Χάριτες), questo era il loro nome, erano quindi divinità dell’antica Grecia (dette dai Romani Gratiae), personificazioni della grazia e della bellezza e loro dispensatrici. Figlie di Zeus e di Eurinome, furono presto comprese fra le divinità apollinee e spesso unite alle Muse. Il centro più antico del loro culto sembra essere stato Orcomeno di Beozia, dove fu fissato il numero delle C. e fu deciso il loro nome: Aglaia, la splendente; Eufrosine, la rallegrante; Talia, la fiorente. Antonio Canova scolpì Le Tre Grazie per Giuseppina di Beauharnais, la prima moglie di Napoleone. Una copia fu realizzata per John Russell, VI duca di Bedford. Per il direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Paolo Giulierini, la mostra “Canova e l’Antico” in programma nella città partenopea dal 28 marzo al 30 giugno al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) promossa in sinergia con l’Ermitage di San Pietroburgo: Se non è “la mostra delle mostre” sarà sicuramente un’esposizione “che farà epoca”. Ospiterà 110 opere del celebre scultore neoclassico Antonio Canova, tra cui alcuni capolavori attualmente custoditi nella collezione artistica dell’Ermitage di San Pietroburgo. Si tratta di 12 grandi marmi e più di 110 opere tra grandi modelli, bassorilievi, calchi in gesso, modellini e disegni.
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