Archive del 10 Agosto 2019
foto del mese: agosto 2019
Le mura del Convento del Carmine, nel corso dei secoli, si sono impregnate delle storie di uomini che hanno testimoniato le loro idee con la vita e si sono rivestite di narrazioni che sanno arrivare al cuore di chi ha desiderio di conoscenza. E l’anima di questo scrigno, che appartiene all’intera città, è un giardino a cielo aperto circondato da un corridoio coperto, delimitato da arcate. Uno spazio silenzioso e intimo che riesce a far riflettere sulle ragioni profonde della vita e sa nutrire lo spirito senza distinzione di sesso, età o religione.
Le immagini delle pareti con gli anni erano diventate sempre meno nitide e meno leggibili. Era come se, un opaco velo, sempre più spesso, volesse coprire con le figure le storie rappresentate quasi a difenderle da chi neanche si accorgeva della loro presenza.
Quando si è presi da se stessi non c’è spazio per altro o altri: finiamo per parlare tutti e non avendo chi ci ascolta per parlare a noi stessi. L’ascolto è alla base dell’accoglienza e l’accoglienza alla base dell’apertura all’altro e alla sua conoscenza; senza conoscenza non c’è l’altro ma neanche noi stessi. Mi era sembrato che quella coltre che copriva gli affreschi del chiostro fosse mentale prima che fisico.
Ora, con i restauri appena terminati, c’è la possibilità di vedere e vederci, ricominciare a costruire quella storia fatta di sogni comuni partendo dalle radici. I sogni singoli se non coinvolgono l’altro finiscono per diventare incubi e l’altro l’individuo da cui difendersi.