Relational (Madre – Napoli)

Una importante realizzazione di Giovanna Bianco e Pino Valente, tra i pochissimi artisti internazionali scelti per allestire opere speciali, al Museo Madre di Napoli durante l’esposizione della mostra sul Barocco a Napoli (12 dicembre 2009 – 11 aprile 2010). La scelta di questa foto per il nouvo anno vuole essere un augurio a ritrovare un rapporto con lo spazio della città che ci ospita.

 . Ecco cosa è stato scritto sulla loro opera:

La rete Elettro-Luminescente di Bianco-Valente avvolge le quattro pareti del cortile interno del Museo per mettere in relazione l’ottocentesco Palazzo Donnaregina con i diversi corpi di fabbrica che, nel tempo, su quest’area si sono succeduti: dal seicentesco Palazzo Capano alle mura Greco-Romane. Non a casoRelational è il titolo dell’opera, tesa a reinserire l’edificio nelle dinamiche relazionali, architettoniche e sociali di Napoli, a partire dal luogo in cui questo insiste.
Un intreccio irregolare di nessi e giunzioni sinaptiche in cui il tempo rimane come irretito, rivelando la vitale energia di questo sito che nella sua storia di stratificazioni, superfetazioni e restauri conserva memoria dei mutamenti che hanno attraversato il quartiere e la città.
È però di notte che questa trama opera la sua più completa metamorfosi: un reticolo di traiettorie astrali e asterismi della volta celeste, tanto da riportare alla memoria le costellazioni osservate per la prima volta da Galileo Galilei con il cannocchiale e descritte nel trattato Sidereus Nuncius del 1610.

(da http://cirodiscepolo.blogspot.it/2009/12/bianco-valente-relational-museo-madre.html)

Bianco-Valente

A couple in art and in life, Giovanna Bianco (Latronico, 1962) and Pino Valente (Naples, 1967) live in Naples. Their artistic project was born in 1993, focussing their work on perception, they started a project on transversal connections, on the order of correspondence and on unity as a multiplicity to scan the body-mind duality which every human being experiences every day when comparing organic finiteness and the mental extension related to thought, sensations and imagination. This has promoted exploring biological evolution and the interaction among the different living species. Along with this, the investigation also extended to the relationships between nature and artificial devices (extensions of body and mind). This project evolved into an exploration of interpersonal relationships. A first example can be found in the video installation Relational Domain (2005), followed by many other works focussed on relationships among people, events and places, or on the alteration of geographical maps, where new layers are overlaid on the originals in order to show the relationships among places. (Antonello Tolve)

Giovanna Bianco (Latronico 1962) e Pino Valente (Napoli 1967) vivono a Napoli. Il loro progetto artistico nasce nel 1993, ponendo la percezione come tema centrale della loro opera. Hanno poi avviato un progetto sui collegamenti trasversali, sull’ordine delle corrispondenze e sull’unità vissuta come molteplicità per scansire la dualità corpo-mente che ogni essere umano esperisce quotidianamente nel confronto fra la finitezza organica e l’estensione mentale assimilabile al pensiero, alle sensazioni, all’immaginario. Ciò ha comportato approfondimenti sull’evoluzione biologica e le interazioni fra le diverse specie viventi. Parallelamente l’indagine si è allargata alle relazioni fra la natura e i dispositivi artificiali (estensioni di corpo e mente). A questo studio è seguita una evoluzione progettuale che mira a rendere visibili i nessi interpersonali. Ne è un primo esempio la videoinstallazione Relational Domain (2005) a cui hanno fatto seguito molti altri lavori incentrati sulla relazione fra persone, eventi e luoghi o sulla variazione di mappe geografiche a cui vengono sovrapposti nuovi livelli che mettono in relazione i luoghi rappresentati. (Antonello Tolve).

(da http://www.lightingforart.org/designer.php?ID=79)

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