foto del mese: agosto 2016
A Piazza dei Gerolomini, incastonata tra piccoli altari votivi e anziani abitanti del posto, che l’hanno adottata, c’è una nuova vicina di casa. Si tratta di una madonna in estasi che rivela sopra il capo l’immagine di un arma da fuoco. Questa è l’unica opera presente in Italia del più famoso street-artist del mondo: Banksy.
Banksy, artista e writer inglese, di cui non si conosce il vero nome, è uno dei maggiori esponenti della street art. Si sa che è cresciuto a Bristol. Spirito irriverente nelle sue opere, spesso a sfondo satirico, tratta argomenti come la politica, la cultura e l’etica. Con l’opera di Napoli l’artista inglese aggiunge un altro tassello alla sua opera internazionale, ma stavolta lo fa fondendo una tradizioni con forti radici a critica e genialità. Nel disegnare una Madonna che al posto dell’aureola presenta una pistola raffigura perfettamente il doppio filo che purtroppo lega la delinquenza e la religione nel capoluogo campano.
Banksy è un artista di strada che ha riempito le più importanti città del mondo con i suoi stencil, tutte le sue opere hanno un valore economico molto alto e molte raggiungono le centinaia di migliaia di dollari. Forse non tutti sanno che le uniche opere in Italia di Banksy sono a Napoli. In città l’artista realizzò una prima opera in Via Benedetto Croce, uno stencil che era la sua interpretazione dell’estasi della beata Ludovica Albertoni del Bernini, una rappresentazione attuale con in mano delle patatine e un panino quali emblema del consumismo.
Purtroppo, come capita alle migliori opere della Street Art, l’estasi di Banksy fu cancellata da un altro writer, un certo Hes che la coprì con un suo grande murales. Sembra che l’opera a suo tempo fosse valutata sui 100.000 dollari. Recentemente anche la ‘Madonna con la pistola’ ha subito alcuni danni.
Il nome di Banksy è indissolubilmente legato alla tecnica utilizzata per i suoi murales, lo stencil, del quale è uno dei principali interpreti contemporanei. Si tratta di un genere già da tempo conosciuto e apprezzato dagli artisti associati alla sfera della street art: fu Banksy, tuttavia, il primo ad usare la stencil art con tale frequenza e creatività tanto da diventarne il punto di riferimento, e da fare raggiungere alla tecnica grande popolarità globale.
L’adozione della tecnica dello stencil si rese necessaria per Banksy a causa della sua lentezza nella realizzazione dei murales La realizzazione delle sue opere richiedeva grande rapidità per scongiurare l’intervento della polizia che nella fase giovanile l’aveva arrestato diverse volte. Fu proprio nello stencil che Banksy individuò la soluzione a queste problematiche. Questa tecnica, infatti, si avvale di una «maschera in negativo dell’immagine che si vuole creare [ricavata] su un supporto rigido» (Treccani); il writer poi non deve fare altro che poggiare la sagoma sulla superficie muraria che si è scelto di dipingere e spruzzare il colore negli spazi vuoti. In questo modo si concilia la rapidità di esecuzione stradale. In questo modo Banksy, per dipingere un’opera, impiega solo quindici minuti, trascorrendo la maggior parte del tempo in studio a ritagliare la mascherina normografica con una grande meticolosità e con l’eventualità di serializzare l’opera, che può essere riprodotta in modo identico tante volte quante si vuole.
Banksy si è espresso in questo modo sulla propria tecnica pittorica:
(EN)
« I use whatever it takes. Sometimes that just means drawing a moustache on a girl’s face on some billboard, sometimes that means sweating for days over an intricate drawing. Efficiency is the key » |
(IT)
« Io uso quello che serve. A volte questo significa solo disegnare un paio di baffi sul volto di una ragazza su qualche cartellone, talvolta invece significa sudare per giorni su un disegno intricato. Il fattore più importante è l’efficienza » |
Per realizzare l’opera la Madonna con la pistola in piazza Girolamini, a Napoli Banksy ha fatto ricorso alla tecnica dello stencil
Vicino all’opera dell’artista inglese esiste anche una vecchia edicola votiva con una immagine di una Vergine con Bambino che “guarda” forse perplessa la Madonna di BanKsy.
L’opera dell’artista di Bristol convive con il degrado della Piazza e al momento non c’è alcuna iniziativa ufficiale per salvaguardarla. A Napoli esiste l’Inward, l’osservatorio internazionale sulla creatività urbana che ha sede proprio a Napoli e si impegna per la valorizzazione della street art e il Comune di Napoli poi fa parte dell’Anci, l’associazione dei Comuni Italiani, che ha una organizzazione che si chiama Italian Graffiti per la valorizzazione di queste opere.
Tuttavia l’opera di Banksy, artista super-quotato a livello internazionale, rimane da sola e un po abbandonata in Piazza Gerolomini, visitata e fotografata a volte da qualche turista straniero che ha letto in qualche guida di questa altra “bellezza” nascosta della città.