Via la plastica dal nostro mare!

Composizione (Serena Romano)

Pesciolino (S. Romano)

L’inquinamento marino riguarda pesci, piante e uccelli ed è caratterizzato dall’immissione di sostanze che determinano una qualsiasi modifica delle caratteristiche naturali del mare.

Può avere origini diverse, quasi tutte a causa dell’uomo. Molte le piante che rischiano l’estinzione: posidonia, corallo rosso e tra i mammiferi la balenottera e il delfino comune, ma molte altre ancora le specie in estinzione si stima circa il 41%, un dato impressionante.

Un grosso pericolo per questi animali è il grosso quantitativo di plastica nel nostro mare. Significativa è la storia del capodoglio morto ritrovato nel mare della Sardegna a Cala Romantica, Porto Cervo in Costa Smeralda ad Aprile scorso. Sono ritrovati all’interno del suo  stomaco piatti monouso, un tubo corrugato usato per gli impianti elettrici, le coseameokmuni buste per la spesa, grovigli di lenze, sacchi condominiali, persino l’imballaggio di un detersivo con ancora riconoscibili marca e codice a barre e numerosi altri rifiuti abbandonati in mare! 

Senza provvedimenti, entro il 2050, nei mari del mondo ci sarà più plastica che pesce! Il Mediterraneo rappresenta una trappola con livelli record di inquinamento da microplastiche che minacciano la vita marina e la salute umana.

Delfino (G. D'Angeli)

Delfino (G. D’Angeli)

capodoglio-spiaggiato

L’Europa ha approvato in via definitiva la Direttiva che vieta dal 2021 alcuni articoli in plastica monouso come piatti, posate, cannucce e bastoncini per palloncini che invadono le nostre spiagge e i nostri mari. Ed è per questo che il nostro Sindaco Luigi De Magistris ha emanato un ordinanza che stabilisce che il lungomare di Napoli dovrà essere plastic free.

Il provvedimento del sindaco partenopeo vieta l’utilizzo, la fornitura e la commercializzazione di contenitori, stoviglie, posate, cannucce e ogni altro manufatto monouso a uso alimentare in plastica che non sia biodegradabile e compostabile. Il divieto è rivolto in primo luogo agli esercizi commerciali, ai pubblici esercizi, ai laboratori di produzione artigianale. L’ordinanza in via sperimentale fino al 30 settembre si applica per la fascia territoriale che va dalla località La Pietra alla località Pietrarsa. Bisogna fare attenzione ad osservare il divieto sia per il rispetto per il nostro mare,  ma anche perché in caso di inosservanza, è prevista una sanzione pecuniaria, cioè una multa, che può variare dai 25 ai 500 euro.

Gli alunni della classe prima B con i loro docenti (plesso Corradino di Svevia)

(Prodotto finale UDA – primo anno – scuola secondaria primo grado dal titolo: Flora e fauna nei mari)