Isis, cosa sta succedendo?

Hatra, Divinità rappresentate sull'arco di ingresso ad un edificio romano

Hatra, Divinità rappresentate sull’arco di ingresso ad un edificio romano

Sono un’alunna del terzo anno. Con la nostra prof di italiano stiamo studiando, quest’anno, gli aspetti geo-storici e politici delle nazioni del Vicino Oriente, dell’Asia e dell’Africa. E’ per noi un’esperienza stimolante, in quanto stiamo conoscendo virtualmente aspetti di un mondo, tanto diverso dal nostro, che difficilmente potremo vedere da vicino, con i nostri occhi, in futuro, soprattutto alla luce dei recenti fatti di cronaca. E’ notizia dei giorni scorsi dell’attentato a Tunisi, che ha coinvolto nostri connazionali mentre stavano visitando uno dei paesi arabi più occidentalizzati. Il posto scelto per l’attentato è stato ancora una volta un luogo di cultura, il museo del Bardo, che custodisce testimonianze materiali di una civiltà, quella romana, da un valore inestimabile. I terroristi avevano già mostrato un certo interesse verso la distruzione massiccia di monumenti antichi, dal valore simbolico per la storia dell’intera comunità.Una parte delle antichissime mura assire della città di Ninive è stata distrutta dagli Jihadisti del nascente Stato islamico (ISIS=Islam State of Iraq and Siria).
Ninive è una delle più famose città assire, ubicata sulla riva sinistra del Tigri a Nord della Mesopotamia. E’ stata la capitale dell’impero assiro, la cui presenza risale al 4750 a. C., e uno dei più importanti siti archeologici in Iraq. Una delle pagine più importanti della storia mondiale grazie agli interventi di re babilonesi come Hammurabi.
In precedenza erano state fatte a pezzi le sculture del museo di Mossul. Con picconi e i martelli pneumatici i Jihadisti hanno mandato in frantumi le sculture e i bassorilievi del museo della città irachena.
Di recente è la notizia della distruzione dei resti di Hatra, città d’epoca romano-imperiale, posta a 100 chilometri a Sud di Mossul, fondata nel III secolo a. C. dalla dinastia dei Seleucidi. Il sito è stato inserito tra quelli di importanza mondiale dall’Unesco, organo internazionale che si preoccupa di tutelare il patrimonio dell’umanità (http://whc.unesco.org/en/list/277).
Ci dispiace fare queste osservazioni, ma è doveroso. All’indomani della strage a Tunisi il premier ha annunciato di aver preso provvedimenti urgenti soprattutto nei siti turistici, dove è stata rafforzata la presenza di forze di sicurezza per tutelare la stagione turistica delle località tunisine. Il turismo per questa regione è vita. Non abbiamo invece visto dai funzionari addetti alla tutela del patrimonio mondiale un’azione analoga onde evitare la perdita definitiva della memoria delle città irachene.
Comprendiamo che ciò che sta accadendo nelle regioni del Vicino Oriente è molto diverso dal degrado in cui era finita la città romana di Pompei. Ma in quell’occasione, sdegno e profondo rammarico da tutto il mondo, fu rivolto verso i nostri governatori, accusati di decenni di incuria.
La speranza di vedere presto il raggiungimento di una pace o di una stabilità di governo in Oriente che consenta la sopravvivenza degli uomini, oltre che dei prodotti delle loro civiltà, di cui siamo tutti custodi.

Lucrezia Puglisi – III E – plesso Corradino
Angela Palmentieri – docente di lettere

Un' info-grafica realizzata da Ansa Centimetri, Roma, 7 marzo 2015

Un’ info-grafica realizzata da Ansa Centimetri, Roma, 7 marzo 2015