San Valentino: l’amore tra realtà e mito

La Nascita di Venere di  Sandro Botticelli

La Nascita di Venere di Sandro Botticelli

La festa di San Valentino è una ricorrenza dedicata agli innamorati ed è celebrata in gran parte del mondo, soprattutto in Europa e nelle Americhe, il 14 Febbraio. Per noi adolescenti San Valentino è un’occasione per dichiarare il nostro amore. A San Valentino a Napoli si possono acquistare nei negozi o sulle bancarelle orsacchiotti e peluches e comprare cioccolata. È usanza in alcuni quartieri napoletani (anche nel nostro) dedicare all’amato un pensiero speciale. Il giorno prima si può passare al bar per ordinare una colazione fantastica a base di cappuccino, cornetto, spremuta d’arancia, brioche e pizzette. Se vuoi, puoi arricchire la scatola regalo con rose rosse, girasoli, cioccolato e un messaggio d’amore, magari stampato su una maglietta! In questo modo è assicurato un ottimo risveglio! La sera è abitudine andare al cinema, al Metropolitan a Via Chiaia, a vedere un film d’amore con una coca cola e due cannucce. Dopo si va da soli da Ciro a Mergellina a mangiare la graffetta o la crepe alla nutella. Si chiude la serata con un’ultima sorpresa: a mezzanotte, l’amato va con gli amici sotto il palazzo della sua bella innamorata. Qui si sparano botti, si lanciano coriandoli e se la storia d’amore è seria si fa anche una bella serenata con Alessio, il cantante neomelodico.

Uno dei simboli della festa di San Valentino è il dio Cupido, figlio di Venere e Ares. Cupido è rappresentato come un fanciullo munito di arco e frecce, che colpisce al cuore la persona prescelta facendola innamorare. La madre del dio, Venere, è la dea dell’amore e della bellezza, e secondo il mito nasce dalla spuma del mare. Il poeta latino Ovidio, nelle Metamorfosi, racconta che Venere, colpita da una delle frecce del figlio, si innamorò di Adone, un giovane bellissimo. La dea, accecata dalla bellezza di Adone, si aggirava per i boschi come la dea della caccia Diana, accompagnando il giovane dovunque andasse. Adone però morì ucciso da un cinghiale e Venere corse in aiuto ma non poté fare niente, dal sangue del giovane nacquero degli anemoni.

Neppure una dea può dominare la forza dell’amore!

Come scrive il poeta Virgilio nelle Bucoliche: “Omnia vincit Amor, et nos cedamus Amori” ( Amore vince tutto, e anche noi cediamo ad Amore).

Venus pudica

Venus pudica

Gennaro Colella, Gianni Esposito, Patrizia Marchitiello, Alessia Martignano, Antonio Paglionico

I E, plesso Corradino di Svevia