Paisiello e la musica a Napoli a fine 700. Presentazione del saggio di pianoforte dell’8 Aprile 2016

Ritratto di Paisiello al clavicordo (Elisbeth Vigée-Le Brun, 1791) , custodito al Louvre.

Ritratto di Paisiello al clavicordo (Elisabeth Vigée-Le Brun, 1791), custodito al Louvre.

Quest’anno, oltre alle nostre esibizioni, vi racconteremo tre momenti importanti della vita musicale di Giovanni Paisiello a cui è dedicato il concerto che faremo con l’orchestra il 20 maggio prossimo. Giovanni Paisiello nasce a Taranto nel Maggio del 1740. A 5 anni il padre artigiano ciabattino lo manda a Napoli per studiare e diventare avvocato. Il direttore del Conservatorio si accorge della sua abilità nel canto e convince il padre del piccolo Giovanni a fargli studiare la musica. Il talento è lì silenzioso che cerca di essere trovato!
Aggiungiamo qualche altro particolare alla vita di Giovanni Paisiello: al tempo dei Borboni, ma anche durante la rivoluzione partenopea, pur cambiando i dominatori, eglì riuscì sempre a conservare il suo posto di maestro di cappella reale. Fu coperto di ricchezze in Russia componendo musica per i Romanov e fu il preferito di Napoleone Bonaparte in Francia. La fortuna e la fama viaggiano insieme all’intraprendenza.
Concludiamo il saggio con un altro breve cenno al musicista dell’anno. Paisiello compose opere per il teatro musicale, in particolare per l’opera buffa e tra il suo pubblico ebbe anche Mozart che ne fu influenzato nella composizione delle “Nozze di Figaro”. Beethoven fece delle variazioni sulla sua Molinarella che eseguiremo al concerto del 20 Maggio. Dopo duecento anni eseguiremo la sua musica come musicisti e giovani appassionati, e quando torneremo a casa sarete tutti interrogati su Giovanni Paisiello, grande musicista nella Napoli di fine settecento.

Ettore Carbone, I E, plesso Corradino